La sua ricerca nell’ambito pittorico si muove utilizzando materiali e tecniche che permettono libertà del gesto, stratificazione del tempo. La tecnica diventa un mezzo di sperimentazione gestuale più che uno strumento rappresentativo. Egli dipinge forme, segni e luoghi tratti da una memoria personale e dalle suggestioni provenienti da luoghi industriali, urbani, familiari. Le “strade”, archetipi d’infanzia, sono viaggi nel tempo interiore. Il viaggio dentro la pittura è quindi sopra tutto un atto di “ricerca del tempo perduto”, dove i luoghi sono spesso spazialità psicologiche e oniriche. I chiaroscuri materici sono momenti di attesa, dove il tempo si ferma fino alla perdita del tempo.
A cura di Susanna Pallucca.